“Soggetto a disponibilità”: all’asta il nuovo dipinto di Banksy per quasi 7 milioni

Da 4 a quasi 7 milioni di dollari. Tanto varrebbe “Soggetto a disponibilità”, il nuovo dipinto ad olio realizzato dal noto artista Banksy per sensibilizzare il mondo sull’attuale crisi climatica. Il pittore più irriverente degli ultimi anni ha dato vita alla sua opera “deturpando” il quadro ad olio del 1890 di Albert Bierstadt raffigurante il monte Rainier del National Park di Seattle. Dopo aver riprodotto il dipinto, Banksy ha aggiunto un asterisco sulla vetta innevata con l’ironica scritta: “Soggetto disponibile solo per un periodo limitato”.

Il “periodo limitato” farebbe riferimento al fatto che i ghiacciai del monte Rainier si stanno sciogliendo a una velocità sei volte superiore a quella prevista. Attualmente, infatti, i ricercatori si stanno riversando sul monte Rainier per studiare gli effetti del cambiamento climatico che, secondo loro, distruggerà l’habitat di specie animali e vegetali su e giù per la montagna. Banksy, così, ha trasportato il dipinto dell’artista tedesco-americano nell’attuale contesto della crisi climatica globale, come ha sottolineato Artnet News Katharine Arnold, co-responsabile del settore Dopoguerra e Arte contemporanea di Christie’s, la più grande casa d’aste al mondo. A dieci anni dalla sua creazione, l’idilliaco parco raffigurato è già stato chiuso al pubblico da febbraio 2020 a causa di gravi inondazioni.

Il dipinto era stato precedentemente presentato durante la mostra “Banksy contro il Bristol Museum” che includeva anche la versione deturpata dell’autoritratto di Rembrandt del 1669.

La propensione dello street artist più famoso al mondo per il remix dei grandi è ben documentata e trova un pubblico sempre più avido. L’anno scorso, ad esempio, la sua parodia del dipinto impressionista delle ninfee di Claude Monet è stata venduta all’asta per oltre 7,5 milioni di sterline (9,8 milioni di dollari), il secondo prezzo più alto mai pagato per un’opera dell’artista di strada britannico.

Con “Show me the Monet”, Banksy aveva già fatto luce sul disprezzo della società per l’ambiente a favore degli inutili eccessi del consumismo. In “Soggetto a disponibilità” l’artista è ancora una volta uno specchio delle tendenze autodistruttive della società.