Innovazione e sostenibilità possono convivere? La risposta è sì e lo dimostra il primo social network nato con lo scopo di salvare il pianeta. Greenaetwork è una piattaforma digitale che unisce cittadini, imprese, enti ed istituzioni di tutto il mondo per promuovere e diffondere azioni per la difesa del pianeta. Il progetto dalla mission “Team Up With Your Planet” partirà con una campagna di crowdfunding dal 20 aprile.
L’idea nasce nel magico “Stato dell’oro”, la California, dalla mente di quattro italiani. Il loro obiettivo è diffondere azioni di sostenibilità ambientale e sociale con news, eventi, progetti e risultati in perfetta sintonia con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
«Sarà un social network accessibile a tutti, a coloro già interessati o che vogliono interessarsi alla sostenibilità», hanno spiegato Serena Manoni e Leandro D’Introno, due dei fondatori di Greenaetwork. «Non abbiamo voluto impostare barriere di ingresso – hanno continuato – distinguendo però tra utenti business, aziende, enti, no profit o istituzioni, che vogliono promuovere e comunicare le proprie azioni sostenibili, e individui e consumatori attenti alla sostenibilità che pretendono ad oggi di sapere sempre di più ciò che le aziende e le istituzioni stanno facendo a tutela dell’ambiente e della società».
In merito agli Obiettivi dell’Agenda 2030, i fondatori di Greenaetwork intendono, in particolare, contribuire al goal numero 17, favorire, cioè, la creazione di collaborazioni globali per uno sviluppo sostenibile. All’interno di Greenaetwork, inoltre, spicca una funzionalità che consente agli utenti di comunicare i propri progressi raggiunti in base agli obiettivi definiti dalle Nazioni Unite.
È desiderio dei quattro italiani diffondere contenuti e fonti attendibili per contrastare le fake news sul clima e sull’ambiente. Il social network si schiera animatamente contro il perpetuante fenomeno del “Greenwashing” e per farlo sfrutta un sistema che responsabilizza gli utenti, puntando a stringere delle partnership con realtà e start up già presenti sul mercato che stanno sviluppando soluzioni contro il proliferare di notizie false. Utenti attenti a distinguere la vera sostenibilità da quella che viene sponsorizzata in pubblicità ingannevoli.
«Una community così – hanno concluso Manoni e D’Introno – può fornire un contributo reale anche sono grazie solo al confronto, al dialogo e alla cooperazione».
Salvare il pianeta si può. Insieme.