Verde scuro o verde pistacchio: che tipo di consumatore green sei?

La moda sta implodendo. Ormai è così sconnessa dalla realtà da non accorgersi dei principali problemi del nostro tempo. Inquinamento atmosferico, rifiuti e cambiamento climatico: per quanto forte sia l’impatto di questi fenomeni sulla nostra vita, sembrano essere invisibili nel mondo del fashion. Si nascondono negli scaffali delle boutique o dietro le quinte di sfilate scintillanti. Del resto, come può l’industria della moda, per natura transitoria e attaccata alle apparenze, persistere nel tempo, andare oltre alle tendenze e superare la stagionalità? Non sono forse due concetti nettamente in contrasto?

Il tema della sostenibilità nella moda è ancora pieno di contraddizioni. Molte persone desiderano abiti realizzati in modo sostenibile e in condizioni di lavoro umanamente etiche, ma vogliono anche prezzi economici. Il cotone biologico, del resto, costa circa il 30% in più rispetto a quello ricoperto di pesticidi, spesso più presente sul mercato. Stupisce dunque la decisione di molti consumatori di voler acquistare abiti più sostenibili pur dovendo sostenere una spesa più alta.

Mentre alcuni consumatori sono sensibili a messaggi green, la maggior parte mette lo stile al primo posto, con la sostenibilità come piacevole caratteristica aggiunta. Hugo Adams, CEO del gruppo Frugi, marca che produce abbigliamento per bambini in cotone biologico, afferma che esistono due categorie di clienti distinte: verde scuro e verde pistacchio. I “verde scuro” prediligono la sostenibilità e l’etica su tutto il resto. I “verde pistacchio” mettono in primo piano lo stile e il comfort.

In conclusione, sta a noi imporre un cambiamento di rotta e indicare ai consumatori che moda e sostenibilità possono viaggiare sullo stesso binario. Officina Artistica ha scelto di porre l’accento sulla sfida della sostenibilità partecipando al cambiamento e segnando un punto di svolta rispetto a quanto è avvenuto fino ad ora. Questa consapevolezza è sempre più diffusa e sta lentamente trasformando il modo di pensare e di agire di brand e consumatori.